Infortunio del dipendente – denuncia del datore di lavoro come confessione stragiudiziale
La denuncia fatta dall’imprenditore all’INAIL nella descrizione di quanto successo per l’infortunio accaduto al lavoratore può essere usata contro lo stesso datore di lavoro, anche se il dichiarante non ha la consapevolezza delle conseguenze giuridiche delle sue affermazioni.
Così hanno deciso i giudici della Cassazione (nella sentenza del 09 aprile 2013, n. 8611 allegata) condannando l’azienda (e di conseguenza le Compagnie di assicurazione), dopo che i giudici di merito, nelle due sentenze precedenti, avevano dato torto al dipendente infortunato.
In detta denuncia, infatti, emerge che il lavoratore “s’infortunava cadendo da uno scaffale” e non “scivolando” come invece sosteneva il datore di lavoro, per cui detto documento, ai sensi dell’art. 53 d.P.R. n. 1124/65, nella parte in cui descrive, sia pur succintamente, le modalità di accadimento e/o ogni altra circostanza di fatto, ha valore confessorio.
Una considerazione è che non si ripeterà mai abbastanza agli assicurati quanto sia importante impostare la denuncia di un sinistro.